Come si puo' intuire dalle tabelle l'apparato dispone di funzioni programmabili sui vari piedini del connettore, alcuni in ingresso, altri in uscita e alcuni sia in ingresso e uscita. A proposito delle uscite si possono trovare due linee di uscita separate per il riconoscimento del segnale di squelch: il segnale PL/DPL & CSQ e il CSQ. Ebbene nel primo caso sara' possibile il riconoscimento dello stato del ricevitore quando si e' in presenza di toni subaudio, sia di tipo CTCSS che Digital squelch (DPL); il secondo consente di rilevare la presenza di una portante indipendentemente dalla presenza o meno del tono associato. Questi due segnali sono molto importanti nella realizzazione di un sistema automatico di ripetitore o di un link VoIP, in quanto costituiscono le linee per il segnale di COR/COS. E' possibile associare tali segnali ad uno qualunque dei piedini di uscita, ovvero #4, #8, #12 e #14.
Per quanto concerne i segnali in ingresso ve ne sono parecchi e offrono un buon grado di programmabilita' di questi apparati in modo da poter svolgere diverse funzioni interessanti. Senza addentrarci troppo nel dettaglio di tutti i segnali, vediamone solo alcuni ritenuti utili in un nodo VoIP.
RX Audio Mute. Questo segnale consente di silenziare il segnale audio proveniente dallo stadio ricevente. Viene usato tipicamente quando si impiega l'apparato in trasmissioni dati, ma puo' essere usato qualora serva disattivare l'audio proveniente dal ricevitore, specialmente quando si fanno lavorare due apparati in coppia in un ripetitore.
TX Audio Mute. Quando questo segnale e' attivo consente di inibire la trasmissione del segnale audio proveniente dal microfono dell'apparato. Anche in questo caso in applicazioni particolari come un ripetitore o un nodo VoIP puo' essere usato per evitare la ritrasmissione di segnali non desiderati.
Channel Select 1÷5. Questa serie di segnali consentono di realizzare un ingresso a decodifica BCD per gestire il cambio dei canali dell'apparato. In sostanza mediante l'uso di una matrice di diodi esterni e' possibile ricavare i 16 punti di ingresso corrispondenti ai 16 canali dell'apparato: in questo modo cortocircuitando a massa o alla tensione positiva e' possibile fornire un livello logico "0" o "1" e di consenguenza effettuare la selezione automatica della frequenza memorizzata nel canale specifico. In questo modo e' possibile, mediante un circuito di telecomando DTMF, effettuare un cambio di frequenza e impostazioni base attraverso un controllo remoto.
TX PL Inhibit. Questo segnale di controllo, quando attivo, consente di eliminare l'emissione del tono subaudio congiuntamente alla trasmissione del segnale in fonia. Questo ingresso consente di realizzare uno dei rimedi piu' in uso nei sistemi interlinkati e agganciati ad un ponte radio quando non si vuole ritrasmettere la coda e i toni di cortesia verso l'interlink stesso. Il rimedio consiste nel dotare l'apparato di link di un tono subaudio in ricezione, agganciato al tono subaudio emesso dal trasmettitore del ponte. Questo tono viene emesso solo quando al ricevitore del ripetitore e' presente un segnale valido, mentre viene omesso in presenza della coda e dei vari toni di cortesia. In questo modo l'apparato di link rimane muto nei momenti in cui non vi e' una reale necessita' di diffondere parti di QSO.
Ebbene grazie a questo parametro e' possibile far lavorare il GM300 in tale modalita', senza dover ricorrere alla modifica e installazione di opportune schede subtoni nel ripetitore. In sostanza usando una coppia di GM300 per il ripetitore, si puo' pilotare questo ingresso con il segnale di COR dell'altro GM300 usato come ricevitore del ponte, in modo da far trasmettere il tono solo in presenza di segnali validi provenienti dall'ingresso del ponte.